"Sui loro piedistalli o sulle loro pareti i quadri e le sculture che abitano la nostra galleria sono immoti, ma non muti: certo il loro linguaggio non è quello delle parole, ma passa attraverso una linea, un colore, un volume e soprattutto quel frammento di eterno che l'artista vi ha collocato. Nell'approssimarsi a questo eterno fino a riconoscerlo in sé, il visitatore è nel cerchio magico della sua interiorità: quel poco o tanto che sa può costituire un ingombro, un ostacolo all'esperienza estetica che forse vivrà.
L'abbandono degli occhi, del cuore e della mente a ciò che dall'opera d'arte fluisce, farà sì che l'incontro sia davvero tale. I nostri Musei sono scrigni di suggestioni che possono cambiare il sentimento della vita, il nostro modo di guardare al mondo, fino a mutarci in esseri più felici."
Galleria d'Arte Moderna di Milano - Luglio 2008 ( Guida al percorso espositivo)
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