Una visita casuale, potente, Pisa, Lungarno, nessuna bandiera, nessun pannello sponsor, nessun colore, una scritta piccola Museo Nazionale San Matteo, cinque euro l'ingresso, sono entrato in un mondo bellissimo, compagni Gentile da Fabriano, Masaccio, Donatello, Benozzo Gozzoli, Ghirlandaio, il Maestro di Rigoli, e ancora, e ancora, tavole semplicemente appoggiate su cavalletti da studio, semplicemente, che puoi vedere anche le viti nel legno, sentire la concreta sostanza dell'opera e intuire i gesti umani, la quotidianità pratica dell'artista, sospendere la distanza temporale, vedere con piacere la polvere, le didascalie appoggiate, l'illuminazione incerta, finalmente, un museo vivo, dove senti quella vicinanza che ti lascia immaginare, sognare, libero, umile e per questo ricchissimo, anzi ricchissimo di poesia e per questo umile, e nuove riflessioni e ragionamenti sul senso dell'arte e della visione e della moderna
contemplazione.